LGBTQ+ Alliance in Pharma: cinque aziende farmaceutiche insieme per l’inclusione

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Per promuovere ambienti di lavoro più inclusivi e contrastare la discriminazione, cinque aziende farmaceutiche italiane – Bristol Myers Squibb Italia, Daiichi Sankyo Italia, Novartis Italia, Pfizer srl e Takeda Italia – hanno lanciato un progetto congiunto in occasione del Pride Month di giugno.

“Siamo orgogliosi di presentare la prima alleanza tra aziende farmaceutiche sul tema dell’inclusività LGBTQ+ – spiega Fedora Gasperini, HR director e sponsor di Pride Alliance di Bristol Myers Squibb Italia – I dati raccolti dalla Rainbow Map 2025 di ILGA Europe hanno messo in luce quanto lavoro ci sia ancora da fare per poter garantire gli standard di inclusività e uguaglianza già raggiunti da molti altri Paesi europei. Per questo abbiamo deciso, insieme a Daiichi Sankyo Italia, Novartis Italia, Pfizer srl e Takeda Italia, di avviare un discorso pubblico su queste tematiche. LGBTQ+ Alliance in Pharma è il primo progetto trasversale al settore biofarmaceutico italiano con l’obiettivo di unire le aziende che come noi investono in Diversity e Inclusion per avere un impatto concreto e di rilievo sulla società, ispirando altre realtà che ancora non hanno percorsi dedicati”

“L’elemento di orgoglio nasce dal fatto che LGBTQ+ Alliance in Pharma è stato ideato e sviluppato spontaneamente dai colleghi che si occupano di tematiche LGBTQ+ in azienda – continua Gasperini – Rendere più inclusivi gli ambienti di lavoro è fondamentale per far sì che le persone possano sentirsi libere di essere sé stesse anche con un impatto positivo sul business. Per questo LGBTQ+ Alliance in Pharma ha redatto un Manifesto, contenente tre importanti obiettivi che vogliamo raggiungere entro i prossimi due anni.”

Gli obiettivi del Manifesto
Il Manifesto si articola su tre obiettivi cardine:
Formazione interna: promuovere una cultura condivisa e consapevole sui temi LGBTQ+ attraverso programmi formativi, alfabetizzazione inclusiva e riduzione dei bias consci e inconsci.
Supporto al terzo settore: sostenere le associazioni di volontariato attive contro l’omolesbobitransfobia, contribuendo al cambiamento anche oltre il perimetro aziendale.
Policy aziendali inclusive: favorire l’autenticità sul luogo di lavoro con politiche eque e inclusive a supporto dei dipendenti LGBTQ+.

Nei prossimi mesi tutte le aziende coinvolte si dedicheranno all’attuazione di questi obiettivi, con l’intento di contrastare attivamente ogni forma di discriminazione e promuovere ambienti lavorativi equi e accoglienti.

Italia e diritti LGBTQ+: una fotografia preoccupante
Secondo i dati ILGA Europe 2025, l’Italia è al 35° posto su 49 paesi europei per tutela dei diritti LGBTQ+, con un punteggio di inclusività (24,41%) ben al di sotto della media UE (41,85%). Il nostro Paese è inoltre primo in UE per omicidi transfobici documentati (49 casi). La maggior parte degli episodi di discriminazione non viene denunciata. Questi dati confermano l’urgenza di iniziative concrete anche nel mondo del lavoro, come quella promossa da LGBTQ+ Alliance in Pharma.

 

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